Ovvero la pioggia di Bitcoin di IBM
The IBM Rain
La blockchain e le criptovalute sono oggi un consolidato trend tecnologico e finanziario. Ma non è sempre stato così. Anzi, fino alla famosa ‘rally’ in cui il bitcoin ha raggiunto il valore – per molti assurdo – di 20.000 dollari, l’interesse è stato pressoché nullo.
Ciò nonostante, già dal 2014, l’interesse da parte di grandi multinazionali non è mancato. E Campus Party è stato il luogo in cui è successa l’unica (ad oggi) vera e propria Pioggia di Bitcoin.
Blog e giornali online hanno rimbalzato con grande stupore la notizia che IBM, durante l’edizione di Campus Party Brasile 2015 (#CPBR8) tenutasi a San Paolo a febbraio 2015, ha distribuito un totale di 50.000$ in Bitcoin a tutti i partecipanti che avessero scaricato un’app sul proprio smartphone Android e che si fossero fatti trovare in un certo posto all’interno dell’evento, ‘sventolando’ lo smartphone a mo’ di bandiera.
La posizione del campusero e quella dello smartphone erano controllati da GPS e accelerometro che l’app usava nei periodi di tempo prestabiliti.
La Pioggia, in realtà, si è verificata due volte: durante la giornata del 7 febbraio, dalle 9:00 alle 13:00, e poi dalle 14:00 alle 19:00.
La Pioggia di Bitcoin è una metafora dell’Airdrop, pratica conosciuta all’interno della community crypto che consiste nel ricompensare gli utenti che vi partecipano con un’azione specifica o per il possesso di un determinato bene (criptovalute, nella maggior parte).
In questo caso, Campus Party è stato, in quelle ore del 7 febbraio, un rave high-tech: nei video registrati – e nel video ufficiale pubblicato dall’agenzia di comunicazione Ogilvy Brasil – si vedono chiaramente persone che corrono, ragazzi e ragazze, alla disperata ricerca del posto esatto in cui si devono trovare nel momento giusto. Gli smartphone ‘al cielo’, tutti con la stessa schermata gialla dell’app che in quel momento prendeva le sembianze di un wallet bitcoin, è la rappresentazione perfetta di cosa, in senso solitamente solo tech, è un giveaway: qualcuno che regala qualcosa.
La scelta di bitcoin e del Brasile non è stata casuale: sin dai primi anni di nascita del bitcoin, il Brasile è stato uno dei primi Paesi per utilizzo. I cittadini brasiliani, specialmente Millennials e successivi, trovano nella tecnologia e, nello specifico in quelle decentralizzate, la fuga progressista di un Paese in via di sviluppo e con voglia di innovare.
E Campus Party è la piattaforma per tutto questo. Letteralmente. La campagna è stata realizzata da IBM: i campuseros, in particolare quelli brasiliani, vedono Campus Party come una ‘casa per 5 giorni’. Molto simile a una casa/parco-giochi. E tutto quello che succede è pensato per loro.
In generale, Campus Party è sempre stato il luogo in cui le tecnologie più innovative sono discusse e portate a un livello superiore: per esempio, la scorsa edizione italiana di Campus Party, CPIT2, aveva un intero palinsesto dedicato alle tecnologie blockchain, curato dall’associazione accademica italiana sull’argomento, il Blockchain Education Network.
Campus Party non è di chi lo organizza: è di chi lo vive.
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